RISVEGLIO


Durante l’estate i ritmi rallentano, le giornate si illuminano e la mia mente si rigenera.
Avendo molto più tempo per soffermarmi ad osservare ciò che mi circonda, mi ritrovo ad emozionarmi in continuazione riscoprendo nella semplicità un valore ineguagliabile.
Cammino per le strade della città senza meta, con un passo morbido, lo sguardo panoramico, guardo la gente e “la vedo”, sì la vedo come se fosse la prima volta e ammiro rapita la bellezza della diversità. Mi accomodo su una panchina con l’intento di
frugare fra la moltitudine e colgo i sorrisi, l’allegria, le preoccupazioni, l’indifferenza, la cecità, li faccio miei riscoprendomi affamata di umanità.
Penso che siamo davvero un capolavoro e di quanta gioia potremmo contagiarci a vicenda riconoscendoci come simili e scambiandoci un sorriso, una sana pacca sulla spalla, una carineria, due parole… uscire da questo offuscamento e impoverimento di sentimenti, ricominciare a vedere, senza paraocchi.
Ho ripetuto l’esercizio passeggiando nel mio paese che sono solita attraversare in auto. Qui la gente si trasforma in persona, nel senso che c’è già più l’abitudine al saluto e così trovo facilmente un ricambio al mio sorriso, con questa premessa due chiacchiere sono l’inevitabile passo successivo.
Il risultato è stato il sentire dentro di me un calore che mi è arrivato fino al cuore, uno stato di benessere psico-fisico per aver dato a ricevuto piacere, con un gesto così semplice!
Sì, abbiamo bisogno di essere visti, ascoltati, toccati, considerati.
In una situazione normale mi sarei innervosita con la convinzione di aver sottratto del tempo prezioso alla mia giornata, abituata al frenetico ritmo che ci accompagna nel lavoro e nelle varie attività quotidiane.
Ma per far cosa? Cosa vale di più nella vita? Mi rendo conto di non aver prima d’ora nemmeno avuto il tempo di pormi questa domanda, incredibile.
Rallentare per riflettere mi ha portato ad avere una visione più equilibrata e appagante della vita.
Ma lo avete mai osservato un prato per tutto il corso di una stagione? Avete notato quante varietà si succedono, il mutamento dei colori? Ma è semplicemente una meraviglia!
Ho fatto altri esercizi provando emozioni uniche:
camminare a piedi nudi nell’erba;
abbracciare un albero;
osservare il laborioso lavoro di un’ape;
ascoltare il silenzio;
svegliarsi in tempo per ammirare l’alba;
ascoltare i racconti di un vecchio con interesse;
ridere;
scrivere una lettera affettuosa a mia madre;
dire come sto per davvero;
gustare il cibo con calma.
Più in generale, dare un valore ad ogni piccola cosa, assaporando tutto quello che già abbiamo a disposizione, dedicando un po’ del mio tempo alla riflessione, a caccia di emozioni, sensazioni, impressioni, profumi da condividere con gli altri, con gusto, già dal primo morbido contatto del mio piede nella pantofola, calda e accogliente.
La vita è meravigliosa, la banalità di questa frase contiene una verità assoluta.
Sono felice, possiamo essere felici, semplicemente.
Monica Pala

Commenti

  1. Sì sì, hai proprio ragione. Si corre per arrivare prima ad un dunque che non esiste... e ci si perde la gioia del viaggio.
    Ciao ciao, Kito.

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  2. Complimenti! Anche per noi è stata una piacevole scoperta del tuo ... risveglio!!!
    Il tuo scritto ci ha commosso perchè condividiamo le stesse emozioni e ci meravigliamo delle scoperte che si fanno guardando le persone e la natura. Brava, continua così!
    Ciao, Pippo e Poldo.

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