L'anticipazione.


E’ bene che le scene contengano effetto sorpresa... E’ bene anche che la storia non vada avanti in modo scontato, ma attenzione: gli eventi che raccontiamo devono essere credibili. Per capirci: se ho detto che il mio personaggio è esile, privo di muscoli ed ha una spalla slogata… non posso pretendere che il lettore mi creda se nel capitolo successivo, di punto in bianco, farò sì che tale personaggio prenderà a pugni Mike Tyson.
E ancora: se nel capitolo 14 ho necessità di far litigare il mio protagonista con un altro personaggio per futili motivi… devo aver preparato il lettore all’impulsività del protagonista… non posso aver dipinto costui come un dolce agnellino timoroso ed indifeso e poi farlo scagliare con la bava alla bocca contro un altro tizio, appunto, per futili motivi. Occorre dare delle anticipazioni.
Ad esempio, se nell’ultimo capitolo del mio romanzo il protagonista tenta il suicidio, devo aver già seminato in precedenza degli indizi che sostengano l’attendibilità di questo evolversi degli eventi: nel capitolo 4 il personaggio dichiarerà tutto il suo dispiacere per essere stato lasciato dalla fidanzata, nel capitolo 7 e nel capitolo 8 penserà ancora al suo amore perduto, nel capitolo 10 dichiarerà ad un amico di essere caduto in depressione, nel capitolo 13 sarà molto triste e guarderà in modo strano un grosso coltello da cucina… e così via. Ci siamo capiti?

Ovviamente le anticipazioni non devono svelare dove volete andare a parare: devono essere dei pretesti utili (a voi scrittori) a fare in modo che il vostro protagonista possa fare la tal cosa senza lasciare basito e negativamente sorpreso chi legge… pensate all’anticipazione come una sorta di giustificazione.

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